Matrimonio al Castello Lanza Branciforte (Trabia)

Un destination wedding che, come talvolta accade, è anche un ritorno a casa e un abbraccio alla famiglia e alla terra di origine di lei, Cecilia, palermitana trapiantata a Londra. Lui, Sung Jae, attorniato da amici e parenti venuti appositamente dalla Corea per la sua festa, non ne sembra per niente dispiaciuto. E per noi di Sarabanda oggi un laborioso tour de force che ci impegna dalla cerimonia civile fino alla cena, passando per un duo voce e piano durante l’aperitivo di accoglienza.

L’anfiteatro del mare: matrimonio con rito civile

Cecilia e Sung Jae hanno scelto di celebrare sul posto il loro matrimonio secondo il rito civile. Scelta ideale quella del Castello Lanza Branciforte, pieno di terrazzamenti, piattaforme, baluardi panoramici e cortili tra i quali scegliere per allestire la cornice perfetta per ogni momento.

Per un gruppo musicale questo vuol dire tanti punti diversi da predisporre e sonorizzare, per minimizzare gli spostamenti di strumentazione ed impianto nel bel mezzo della festa: Ogni area di diffusione musicale deve essere organizzata prima dell’arrivo degli ospiti per la celebrazione del rito, che è naturalmente l’atto primo di ogni evento matrimoniale.

In questo caso, gli sposi hanno preferito un commento musicale del solo pianoforte, un accompagnamento minimale e discreto di ogni fase del rito: L’ingresso degli sposi, gli speech di amici e parenti, le promesse, lo scambio degli anelli, l’uscita; ogni momento vuole il suo commento dedicato.

A proposito, nella sezione repertorio trovate una sezione dedicata alle musiche del rito civile, ed il nostro repertorio diviso per tipo di formazione: Cecilia e Sung Jae hanno scelto l’opzione minimale del piano solo, ma altrettanto suggestiva è la scelta del duo piano e violino o del trio con la voce.

Ingresso sposi e aperitivo

Nemmeno il tempo di suonare le ultime note di “Beautiful that way” e ci trasferiamo tutti nel cortile principale del Castello. Qui Sung Jae e Cecilia ci hanno chiesto di accoglierli con un Elton John d’annata, e noi naturalmente dobbiamo essere pronti prima che facciano il loro ingresso trionfale: Nessun problema, il bello di essere in quattro è che possiamo dividerci i compiti ed essere ubiqui!

L’aperitivo di accoglienza che segue l’ingresso sposi è un parentesi di relax, sospesa tra i due momenti più importanti di tutta la giornata, il rito e la cena. Questo però non significa che sia un momento “morto” della festa: è piuttosto un rodaggio prima del gran finale, il momento in cui ci si ambienta, si socializza, si scambiano le prime chiacchiere leggere. E noi oggi siamo incaricati anche di questa colonna sonora in punta di piedi, in una formazione minima che, come un lentissimo, appena percepibile “crescendo”, aggiunge una sola altra voce, quella di Salvo, al pianoforte che poco prima aveva commentato ogni momento del rito.

Il cuore della festa

Sung Jae e Cecilia hanno scelto “A mano a mano” per il loro ballo sposi, nella nostra interpretazione in jazz waltz che tanto hanno apprezzato. Per il resto della serata, però, ci siamo divisi tra il repertorio ‘internazionale’ più gradito a Sung e quello cantautorale italiano, preferito da Cecilia. Ci mancherebbe, ciascuno con i propri gusti e le proprie preferenze, noi cerchiamo di accontentare tutti con un repertorio di oltre 200 brani e con la nostra versatilità musicale.

Il momento danzereccio, quello però mette daccordo tutti: Che sia in italiano, che sia in inglese, purchè si balli!